Quando Martina è arrivata alla Casa Estudianti nel lontano 2004 aveva già 21 anni; era una giovane che l’abitudine alla fatica aveva reso forte e robusta al punto che riusciva a sollevare con il suo aguayo una persona adulta e gettarsela sulle spalle.
Di famiglia molto povera, che si dedicava all’agricoltura negli altipiani a 4.000 metri di altitudine, quarta di sei figli, aveva già un diploma conseguito in un percorso formativo specifico per i giovani delle comunità rurali; ma non parlava una parola di castellano e, pur sapendo leggere, non capiva ciò che leggeva.
Ha frequentato nella Casa Estudiantil l’anno intensivo di studio che le ha permesso di colmare le sue lacune formative e nel 2005 ha iniziato il 1° anno di scuola secondaria regolare.
Era una ragazzona allegra, generosa e disponibile. Un giorno l’abbiamo scoperta in un angolo che leggeva qualcosa, sola soletta.
“Martina, che leggi?”
“La Costituzione, Profe”
“E’ un compito che ti hanno assegnato a scuola?”
“No, Profe, voglio diventare Deputata della Repubblica!”
Sognava in grande, Martina.
Nel 2006 la decisione:
“Voy a ser monjita de claustro de las Hermanas Clarisas Capuchinas” (Entro nel Monastero delle Suore Clarisse Cappuccine)
Da allora Martina ha mantenuto un rapporto costante e affettuoso con la Casa Estudiantil, in particolare con Edit, la Direttrice. Alle sue preghiere ci rivolgiamo ancor oggi quando, molto di frequente, ci troviamo in qualche genere di difficoltà.
Domenica 30 ottobre 2016 Martina ha fatto la sua professione perpetua. Era presente naturalmente la Direttrice Edit, che ci racconta l’emozione della giornata, soprattuto quando Martina, nel ringraziare le persone che l’anno aiutata e sostenuta nel suo percorso vocazionale, ha ricordato anche l’accoglienza, l’appoggio, l’affetto che ha trovato nella nostra Casa di Colomi.
Martina è un fiore del giardino di giovani donne che, nel corso degli anni, abbiamo disseminato in terra boliviana.
E che sta dando i suoi meravigliosi frutti.