Il 12 dicembre ricorre la festa della Madonna di Guadalupe ed è anche l’anniversario della nascita in Bolivia della Fondazione Madonna di Monte Berico che fin da allora è il partner storico del progetto ed ha tra i suoi computi quello di “governo” della Casa Estudiantil, di amministrazione e di elaborazione ed approvazione annuale dei bilanci consuntivi e preventivi, ne coordina e controlla l’attività.
Ricordiamo questa ricorrenza con una lettera che racconta il giorno della firma ufficiale. Lettera scritta ormai 20 anni fa da Adriano Guglielmini, esecutore testamentario di Pietro Moretto, la cui donazione ha permesso la costruzione di gran parte dell’edificio della Casa Estudianti:
Mi alzo per recarmi alla S. Messa, nella solita chiesa di S. Teresa.
Ti confesso, Elena, che mi sono accorto di essere diventato molto piu’ attento alla pratica religiosa, sara`
perche’ sono distante dalle mie sicurezze? Spero di no, mi auguro di avere aperto gli occhi, e di aver capito
che veramente noi non siamo niente, solo agendo con l’aiuto del Signore possiamo sperare di fare qualcosa
di utile.
Inutile ripetere che siamo in attesa delle cinque, ora della firma.
Anna Maria esce un po’ prima per delle commissioni.
Marcello arriva alle quattro, e alle quattro e mezza siamo in arcivescovado. Ho promesso che a conclusione
accendero` una candela davanti all’immagine di Nostra Signora di Guadalupe, disegnata sul muro.
Al secondo piano c’e’ lo studio dell’Arcivescovo e l’ufficio legale.
Mi sono tirato a lucido.
Ci siamo quasi tutti, manca l’Arcivescovo. Sono le cinque e trenta e Padre Coter ci dice, preoccupato, che
l’aereo e’ giunto da La Paz in ritardo.
Mi ritornano i dubbi, pero’ la candela a Nuestra Señora l’accendero’ solo dopo la firma.
Si decide di dare inizio alla lettura dei documenti. Padre Coter legge, padre Martin, Anna Maria ed io, ascoltiamo. Marcello
e’ pronto con la macchina fotografica, per immortalare la firma.

Verso le 18.15, quando lo sconforto inizia a farsi sentire, arriva monsignor Solari, l’Arcivescovo, con un sorriso dolce mentre si scusa del ritardo. E’ veramente una bella figura di Prelato e di uomo.
Ha modi molto cortesi che ti tranquillizzano. Ha poco tempo, ma riesce a firmare, sotto i flash di Marcello, e
anche a partecipare ad un breve colloquio che sintetizza la situazione del progetto.

Firmiamo anche noi, e poi tutti davanti al quadro ad accendere la candela.
Non mi par vero, solo per strada realizzo che tutto si e’ concluso positivamente e, istintivamente, abbraccio
Anna Maria per dirle il mio grazie.
Adriano Guglielmini, 12 dicembre 2001